Empty spaces

La fotografia esplora il limite delle sue stesse dimensioni, trasformando il vuoto in protagonista e senso fondante. Gli spazi vuoti, che a prima vista potrebbero sembrare mere assenze, emergono come elementi essenziali del nostro comunicare e percepire. Come una pausa musicale tra le note o un silenzio che collega due parole, questi vuoti diventano un “invisibile presente,” imprescindibile per definire la nostra esperienza dell’essere. Dominici amplifica l’importanza di questi intervalli, rivelandoli come generativi e strutturali. Gli spazi vuoti non sono margini privi di significato, ma motori di movimento, necessari per percepire la complessità e l’armonia del tutto. Gli strappi della carta presenti nelle opere, con la loro fragilità e intensità, simboleggiano un’esigenza universale: quella di riappropriarsi del silenzio, un silenzio che non è vuoto ma pienezza pacifica, fonte di libertà interiore. La serie invita così lo spettatore a riflettere sull’importanza di questi spazi intangibili, a riscoprirli e accoglierli come elementi vitali nella ricerca di un equilibrio autentico e liberatorio.

Mixed media, polaroid and polaroid emulsion lift.